Libri in trenO – Lettore in Norvegia

Lettrice in Norvegian Wood

“Ogni volta che cerco di dire qualcosa, mi vengono sempre le parole meno adatte, se non addirittura opposte a quelle che vorrei dire. E se cerco di correggermi, mi confondo ancora di piú e peggioro la situazione al punto che alla fine non so piú nemmeno quello che volevo dire. È come se il mio corpo si dividesse in due parti che giocano a rincorrersi. E al centro c’è questa colonna immensa e le due parti continuano a rincorrersi girandoci attorno. Ad afferrare le parole giuste è sempre l’altra parte, e io non riesco a starle dietro.”

“Ho sempre avuto fame di affetto, io.
E mi sarebbe bastato riceverne a piene mani anche solo una volta.
Abbastanza da dire: grazie, sono piena, più di così non ce la faccio.
Sarebbe bastato una volta, una sola unica volta.”

Sono molto più paziente con gli altri di quanto lo sia con me stessa, e mi è molto più facile tirar fuori i lati positivi nelle cose degli altri che non nelle mie.
Sono un tipo così.
È un po’ come essere quella superficie ruvida su una scatola di fiammiferi.
Il che mi sta benissimo, intendiamoci.
Meglio essere una scatola di prima qualità che un fiammifero scadente.”

Anche se quel giorno non ci fossimo incontrati tutto sarebbe andato nello stesso modo.
Ci eravamo incontrati perché doveva succedere, e anche se non fosse stato quel giorno, prima o poi ci saremmo sicuramente incontrati da qualche parte.
Naturalmente questa idea non si fondava su niente, ma era quello che sentivo.”

“Per quanto una situazione possa sembrare disperata, c’è sempre una possibilità di soluzione.
Quando tutto attorno è buio non c’è altro da fare che aspettare tranquilli che gli occhi si abituino all’oscurità.”

 

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