Poesia in trenO – Uno sguardO

”  Quando sali’ sul treno si volto’ per un istante, lanciandomi un ultimo sguardo.

Dove potrò mai trovare nell’intero mondo un luogo segreto, al di fuori del tempo che calpesta ogni cosa, in cui custodire questo piccolo tesoro?

Svanirà quello sguardo cosi’ come svaniscono, nel tramonto, i colori dorati delle nuvole?

Forse sara’ bagnato dalla pioggia come il polline d’oro di un fiore di nag-asari?

Come potrà durare tra le volgarità della vita, nell’intrico di infinite vicende e dolori?

Superando ogni altro, il suo dono fugace mi ha raggiunto, e io lo conserverò intrecciandolo in un canto e fermandolo nelle parole: sara’ custodito cosi’ in un sicuro scrigno di bellezza.

Sulla terra la potenza dei re e lo sfarzo dei ricchi esistono solo per perire.

Ma a volte non si manifesta forse, in una lacrima, quell’infinito che può rendere immortale uno sguardo fugace?

Il ritmo della poesia dici: ‘Fammene dono!

A me non interessa la potenza dei re ne’ lo sfarzo dei ricchi, ma queste piccole cose sono i miei tesori autentici e con essi io intreccio la ghirlanda dell’infinito.  “

 Tagore

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