Corti in trenO – TimeleSS

Uno scontro, uno sguardo, l’illusione per un attimo che non si accaduto nulla e poi la certezza assoluta di perdere  “l’Occasione”,  quella più importante, quella che ti cambia la vita, che ti travolge verso un unico ed inesorabile destino.

La ricerca della propria anima gemella attraverso il tempo e lo spazio, inseguendo epoche diverse, oltrepassando decenni, persone e stili di vita.

Accompagnato dalla bellissima November di Max Richter il corto dell’agenzia pubblicitaria Betc di Parigi è un vero colpo al cuore, un filmSpot che ti rapisce fino a desiderare di vederlo ad oltranza, un’esperienza cOinvolgente che suscita: coraggio, ardimento, passione e perseveranZa.

 

Come l’amore, come il treno, come un lungo viaggio e la volontà della Scelta..

AgencyBETC
Director: Seb Edwards
Executive Creative Director: Remi Babinet
Creative Director: Antoine Choque
Copywriter: Olivier Aumard
Art Director: Aurelie Scalabre
Production Company: Wanda, Academy
DoP: Hoyte Van Hoytema
Country: France
Released: May 2017
Music: Max Richter – November

 

Il Making Of 

 

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i miei Corti in trenO

15 pensieri riguardo “Corti in trenO – TimeleSS

  1. Davvero emozionante! Una fotografia favolosa, la musica ti accompagna per mano e ti fa correre a perdifiato per sapere come andrà a finire. Ecco, questa è pubblicità che fa bene. Non so quanto rimane impresso il marchio pubblicizzato, ma se daranno seguito a questo, producendo altri (come fa la Nike), allora sarà un successo anche commerciale.

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    1. Cla’ lo vedo a loOp… e mi emoziona ogni volta. .
      L’impresa è riuscitissima secondo me : ciò che hai scelto di avere accanto lo rivedi come un film, come tutte le stagioni che ha attraversato, tutte le volte che hai detto tra te e te scelgo lei…sempre lei…

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  2. È splendido mia carissima.
    Riesci sempre a scovare delle vere perle.
    Se non sono troppo sfacciata, ti metto qui un microracconto che ho scritto tanto tempo fa (visto che Red mi ha “sgridato” perché non riciclo). Il corto mi ci ha fatto pensare e sono andata a ripescarlo. Te lo dedico con un vaso.

    LOVE STORY

    Guardarsi negli occhi e morire, poi subito rinascere e morire nuovamente, questa volta insieme, l’uno dentro l’altra, arrossire, abbassare lo sguardo, tornare a sollevarlo non tollerando distacco, continuare a guardarsi, ancora e ancora, riconoscersi a memoria, sapersi amare nei posti più improbabili, imparare a ridere dei segreti più reconditi, intrecciare le mani, annusarsi la pelle, bere le lingue, frugarsi le menti, incollarsi in una spirale di braccia e sessi, ascoltare il clap clap dei ventri, suonare il ritmo più antico e infine venire, venire insieme, venirsi dentro……………..il semaforo scattò sul verde, le due colonne di veicoli presero a muoversi, i loro sguardi si separarono per sempre.
    💝

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    1. Grazie amica, splendido è dire poco. Azzeccatissimo! Come quando l ‘estraneo ci sembra più vicino di chiunque altro. ..intimo e atavico. ..
      Alla prima occasione adopererò il tuo testo. ..
      Intimo, di viscere, di sempre, anelabile…amore eterno. ..
      Tanti vasi ♡

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  3. Rivedendo questo corto, ciò che mi colpisce è proprio l’ultima delle cose che hai sottolineato, “perseveranza”, direi anche “persistenza”. Ciò che rimane vivo e resiste al tempo, lotta anzi col tempo, per rimanere attaccato, vicino, recuperare un distacco, rimediare, ricucire una distanza. L’intuizione del cuore che non tradisce e si fa memoria, viva e costante, ineludibile e battente, vera e propria ragione di vita.

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    1. Quell’intuizione che diventa un tarlo e resta impressa sinché non avviene la svolta: non incontra la parola e la parola non diventa corpo.
      Sarà il tempo a stabilire se essa fu una percezione, una vivida realtà mancata e poi ritrovata o una terribile cantonata..

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