Se nOn viaggi in allegria ti vien la pucundria..

Il treno metropolitano diretto a Pozzuoli Solfatara delle 8 meno KitemmuOrt parte con un leggero ritardo dalla staZione di Cavour. . Penso che nonostante tutto mi è andata bene, dovrei arrivare 20 minuti prima a lavoro.. vado sciolta.
Ma alla fermata successiva – Montesanto – la rosea previsione viene testè smentita; una donna comincia a manifestare atteggiamenti di ansia/ attacco di panico e sviene….
Cosa si fa, dove si va?
Quelli della terza vettura si traslocano in banchina per far respirare la signora.
Il capotreno tiene comizio e spiega che non c’entra Trenitalia , che se tutto fa schifo è perché il comune non ha soldi: ” è il comune che paga e nun ce Stann dinari signò “
Aggrappati al mezzo come unico adatto alla nostra destinazione stiamo qui : in un limbo in cui tutto può cambiare o restare immutato.
Le signore dell ‘ est, da me sempre amate per i toni bassi, schiamazzano alla mia destra. . È tutto un :” asxuvz cascatuzv e ambulanzcuV..” nun capisc’ mai nu cazz…
Quelli alla mia sinistra passano in rassegna tutte le opzioni umanamente applicabili : ” e jamm bell nuje ammá ì a faticá, pigliate a signora e lassatela in terra nu poc e umanità pe’ sta gente che addá je a faticá ” .. risposta ” e ma ce vo’ coccurun che rimane cu ess? ” .. controrisposta ” egggiá, e mo’ p’ a scegliere se ne pass n’ata mezZ’ora !!!”
Dopo 45 minuti appena sopraggiunge un’ ambulanza, il mezzo riparte mentre il reflusso gastroesofageo dà i suoi primi segnali.
Avviso il capo, mi aspetta la solita ramanzina: “non ci siamo, non ci siamo” … (il lavoro ci renderà liberi.. su che canale? )

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Il treno è un mOndo fantasticO….quandO lo prendono gli altri. ..

tiZ

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26 pensieri riguardo “Se nOn viaggi in allegria ti vien la pucundria..

  1. Tiz, ‘ncopp’e mezz’, viaggiann’ o stann ferm’, s’ ponno scrivere libri a cent’nare, a migliara, a m’liune. Pe’ scrivere devi tenere a purtate ‘e mane: ‘o block notes, ‘a penna, ‘a fantasia, ‘a resata semp’ pronta e ‘na ddia ‘e pacienza.

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  2. Da emigrante questi viaggi in treno metropolitano, i nomi delle stazioni, i termini napoletani, mi fanno respirare aria di casa. Po’ è o’vero che “Il treno è un mOndo fantasticO….quandO lo prendono gli altri.
    Il “egggiá, e mo’ p’ a scegliere se ne pass n’ata mezZ’ora” è un capolavoro di cinismo rassegnato.
    Gross’ tiZ!

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      1. tiZ è un grosso stress! Io l’ho fatto per cinque-sei anni il pendolare così. Non tornerei indietro. E il traffico non è di sicuro rilassante, ma ci sono troppo variabili incontrollabili e incontrollate pe’dint’e mezzi pubblici. Già non me fir’e movere pe’ gghì a faticà, mò aggia pure spanteca’…

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