Settimana d’autore – Cartaresistente – Il fastidio di Tiziana

tiZ on Cartaresistente – Settimana d’autore – “Fastidio”

A’ puzzà e’ ascèll int’a’ folla
Alla banchina di Cavour la voce dall’altoparlante annuncia: Rallentamenti sulla tratta Napoli / Caserta e Napoli / Pozzuoli.
 “Ci scusiamo per il disagio” è ormai una cantilena in cui non crediamo più. ..
Il treno che giunge dopo 20 minuti fa capolinea a Campi Flegrei: c’è talmente tanta gente ammassata che benedico che non sia il mio. Il capotreno fischia con insistenza;  chè si sbrighino che la corsa deve riprendere : c’è già troppo ritardo accumulato!
E un mezzo  si ferma al binario 2, un treno jaZz bellissimo, nuovo, con l’aria calda e spazio per tutti, i bagni e la pedana per i disabili: un concentrato di civiltà e innovazione su queste antiche rotaie della prima Stazione ferroviaria di Italia.
Una volta salita a bordo, qualcuno,sopraggiunto in ritardo, cerca di salire,  spinge,  impreca.
-Fatevi più annanZ, che ci sta posto.-
– E sì, mo ti mettimm nel portabagagli  (?) – dice qualcuno.
-Forza, spingete. Ma dove vanno tutti stranieri?  Ma quanti ne tenimm? Stanno tutti a Napoli? –
Ed ecco che dal fondo urla una voce : – Io qui regolare, venuta con regolare permesso di soggiorno,  a pulire le case di voi napoletani.-
La Capoverdiana difende la sua posizione, si agita, rivendica e solidarizza in nome di tutti gli immigrati presenti.
La giovane somala mi sorride e mi invita a farmi più dentro, a stringerci di più, chè se no qua oggi non si parte.
Quando gli animi sono calmi e la corsa riprende, stretti stretti  ( in un’oasi d’amor – come cantava un passeggero qualche giorno fa ), mi sorbisco tutta la solfa di un’insegnante di Cavalleggeri che augura una bella influenza al suo studente, che quello è  terribile, insostenibile, qualcosa che duri almeno quindici giorni così si riposa. Ma la collega la rimbrotta : – Ma nessuna influenza può durare tanto! –
-Siii, una di quelle che ti viene la ricaduta ogni settimana e se ne sta a casa per due/tre giorni.  Speriamo! ! –
Il calore umano che mi asssale coatto mi fa desiderare di svenire e rinvenire solo allo stazionamento, fa caldo, il riscaldamento amplifica gli umori della mente e del corpo, siamo sardine schiacciate..  e a giudicare dall’odore anche un po’ scadute.
Quando finalmente raggiungiamo i Campi Flegrei il mezzo si svuota, gli stranieri son tutti scesi a Mergellina, gli studenti raggiungono le facoltà. Ma una ragazza sbotta all’insegnante di prima e certa che non sarà inseguita,una volta sceso l’unico predellino, le urla contro sventolando la mano in segno di saluto : ” Professorè, voi tenite pure uno studente che vi da fastidio assai, ma voi tenete na puzzà e’ ascèll che manco la Solfatara a primma mattina addòr accussì! “
Prendo posto nella bella poltrona blu, in questo treno semivuoto mentre mi lascio dondolare dal rassicurante stridore delle rotaie. Riposo al suono della musica, rilassata osservo il mare in lontananza. E come la calma dopo la tempesta respiro profondamente prima di giungere a destinazione : Pozzuoli / Solfatara.
tiZ

19 pensieri riguardo “Settimana d’autore – Cartaresistente – Il fastidio di Tiziana

  1. Quel Jazz è un aborto, non in quanto tale, ma perchè è in allestimento regionale e non è adatto ad una tratta che, pur se vera metropolitana non è, ne ha quasi l’utenza. Poche porte, troppi sedili, inutile spazio occupato dai bagni (i bagni?) come nei regionali… chissà con che criterio si fanno certe scelte.

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    1. Io lo trovo comodissimo! Al di là della folla è sempre pulito e viaggio più sicura. Con le telecamere a bordo controllano tutto, anche chi usa il sedile di fronte per stendere le gambe 😉

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    1. Le S-Bahn hanno 3 porte per carrozza, spesso manca il bagno, corridoio più largo del Jazz per l’ora di punta, sedili slim con schienale verticale (ahimè duri come il legno), possibilità di sedili ribaltabili vicino alle porte per chi fa una o due fermate, e frequenze più elevate in centro, grazie alla sovrapposizione di diverse linee che evitano pienoni, in luogo di una sola linea con buchi clamorosi come la Linea 2, specie nel weekend.
      Lo so che il Jazz è bello (oltre ad essere climatizzato alla perfezione) e non vediamo un treno nuovo su quella linea da 20 anni e quindi tocca farselo andar bene a forza, ma purtroppo non è l’ideale per la nostra linea 2, e sarebbe bastato commissionarlo con panche parallele alle finestre, senza bagno (chiuso), e più porte… poi è chiaro che, per funzionare, funziona tutto, ma quella roba lì sta meglio su una linea regionale. Basta che abbia le ruote. 🙂

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      1. Fla’ ma sei tornato a Napoli?
        Scusa è ma se ci fossero corse più frequenti non avremmo bisogno di treni merce solo per la capienza. Magari non è un treno adatto all’ora di punta ma io che arrivo al capolinea posso fare metà viaggio in maniera umana.

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      2. Prendo atto di tutto quello che hai scritto. Conosco la S-Bahn, meno Jazz e metro di Napoli. però è apprezzabile che treni che potrebbero girare sulle linee regionali possano funzionare anche sulla metro. Di solito sono incompoatibili. Poi tutte le tue osservazioni sono giustissime

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      3. Ancora per qualche giorno (ma seguo sempre le vicende, almeno per i trasporti)… vedo pastiere che volano, colombe a tre sul motorino, capretti sulla ciclabile. 🙂
        Purtroppo le corse più frequenti vanno pagate dalla Regione (che fino a poco fa aveva un bel debito nei confronti di TI http://www.omninapoli.com/news_visualizza.php?Id=13293 ) a Trenitalia (toc toc, c’è l’ass. ai Trasporti?), e l’infrastruttura, ora come ora, non le permetterebbe neanche senza aumentare le perturbazioni (ma mi pare siano nei piani di TI dei potenziamenti dell’infrastruttura). Poi ci aggiungi la scelta assurda di “spezzare” la linea, con tanti termini di corsa a Campi, effettuata durante la precedente giunta, ottenendo anche l’effetto di ridurre la frequenza sulla tratta da Campi verso Pozzuoli, e dulcis in fundo i buchi di orario clamorosi durante il weekend e festivi…
        Boh, ordinando dei treni configurati in un certo modo, almeno avresti finalmente avuto dei treni “da metropolitana”, mentre i miglioramenti in termini di frequenze e regolarità sono al più future speranze. Ci saranno sicuramente delle ragioni (immagino riutilizzarli su relazioni più lunghe, tipo Salerno, Caserta, Formia), o forse no, vai a sapere. Ci sono tante scelte fatte nel tpl regionale negli ultimi 10 anni che mai ho capito e mai capirò, ma sarà sicuramente colpa mia. Comunque ben venga il Jazz regionale, se l’alternativa era usare i vecchi ancora a lungo. 🙂

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      4. @newwhitebear funziona tutto perchè, in termini stretti, quella è una ferrovia, quindi può circolare qualsiasi cosa, dal TAF a due piani a quel coso rosso vecchissimo che una quindicina di anni fa prendevo a Mergellina dopo scuola. In questo caso, è più l’allestimento dei sedili/presenza dei bagni e delle porte a farne un treno non proprio adattissimo ad una linea che attraversa un territorio così densamente popolato (specie con quelle frequenze).
        Per farne una vera metropolitana come la linea 1, dovrebbero isolare la tratta dalla rete nazionale (cosa impraticabile), ma già un aggiornamento tecnologico aiuterebbe ad aumentarne la velocità di esercizio.

        Incompatibilità deriverebbe, per esempio, dalla mancanza di alimentazione elettrica, o dalla “larghezza” dei binari (vedi quelli della Circumvesuviana rispetto a quelli FS).
        Per fare un esempio, i treni della Cumana potrebbero esercitare sulla linea 2. 🙂

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