La vendetta dello spirito di Maximilian

Cosa accade quando quotidianamente racconti a tua figlia undicenne le mirabolanti avventure del tuo essere pendOlare? Che la sua fantasia produce una storia con tanto di proposta musicale. A coronare il tutto una mia foto scattata in banchina.
E’ sorprendente come ci vedano i figli, quanti particolari riescano a ricordare, gli aneddoti, i fatti di cronaca. Diveniamo una sorta di eroi, in ambientazioni fantastiche, paladini della giustizia attraverSo i loro occhi…

 

Questa storia inizia su un normalissimo treno metropolitano di Napoli.

Il 26 marzo, la signora Melania, che era una famosa investigatrice, stava andando a lavoro con il treno come ogni giorno, ed era ormai a più di metà viaggio che il treno si fermo di colpo; le luci iniziarono a fremere e poi a spegnersi e accendersi e il tutto ad oscillare. Dopo qualche minuto tutto finì ma la signora Melania notò che delle persone erano scomparse e che alcuni finestrini erano rotti; gli spazi aperti in essi non erano abbastanza grandi per permettere ad una persona adulta di passarvi dentro. Pensò di guardare fuori per capire se c’erano indizi ma non trovò nulla, però ad un certo punto intravide una figura nera sulla banchina e cercò di sporgersi da un finestrino rotto per capire meglio chi o cosa era, ma esso scappò e il treno ripartì. Arrivata a lavoro raccontò al suo capo ciò che aveva visto, le chiese allora di indagare; così per tre giorni i treni restarono funzionanti ma vuoti e il fenomeno di quel 26 marzo non si ripeté. La signora Melania non si avvilì e chiese di far tornare la gente in metropolitana. Così fu, e dopo un paio di giorni il misterioso riapparve ma stavolta non scappò; invece di scappare scatenò la sua ira contro tutti e tutto, tanto che dalle strade si sentì una specie di terremoto. Intanto nella metropolitana accadevano cose stranissime, la gente volava e si metteva a levitare gli occhi erano rossi e ognuno iniziò a scatenare un potere maligno provocato da quell’essere. La signora Melania portava sempre degli occhiali da sole perché il vento le dava fastidio agli occhi, perciò era immune al potere di quello spirito. Sì, avete capito bene era proprio uno spirito; ora ognuno è libero di crederci o no ma quello che accadde era proprio il frutto di quell’orripilante e maligno spirito. Parlando del suo aspetto: era incappucciato di nero e volava a livello del terreno, a un certo punto tutta la gente colpita da quel fenomeno orribile sparì e rimasero salve solo le poche persone che portavano occhiali da sole, compresa Melania.

Provò ad uscire dal treno ma invano, visto che le porte erano bloccate, poco dopo la polizia arrivò, ma l’incubo incappucciato se ne era andato via. Perché l’ho chiamato incubo incappucciato voi chiederete? Beh prima di andarsene lo spirito aveva scritto sul muro, in rosso “nessuno mi fermerà, nessuno fermerà l’incubo incappucciato!

Il colore rosso poteva sembrare sangue ma era solo una bomboletta di colore rosso di quelle che usano i writer o i crew.

Dopo vari attacchi dell’incubo incappucciato si iniziò a capire che era molto bravo a scrivere sui muri e che poteva essere un writer. Si incominciò a indagare su vari graffitari e un giorno la signora Melania trovò per caso la storia di un writer di nome Maximilian che morì spinto sulle rotaie del treno da alcuni suoi amici ubriachi mentre stava scrivendo il suo nome d’arte su un treno.

La signora Melania chiese alla famiglia del ragazzo defunto qualche informazione più precisa e le dissero che il giovane credeva molto nella magia nera, oscura e nelle maledizioni, come il resto della sua famiglia.

Allora l’investigatrice chiese di essere guidata al cimitero dove fu sepolto. Chiese anche all’impresa funebre di dissotterrare il morto e quando guardò nella bara si accorse che…… che il giovane era stato cremato, ma qualcosa di viola e nero spuntava dal mucchietto di cenere, e quando cercò di tirarlo fuori era come sigillato. Dopo molti sforzi si riuscì a tirarlo fuori e Melania si accorse che era la metà di un medaglione oscuro un po’ malandato e vecchio.

Portate le informazioni e la metà medaglione alla base, Melania cercò chiarimenti sul medaglione; scoprì che poteva rendere molto forti le persone che lo indossavano, però si accorse che nell’immagine su internet compariva bianco non nero e intero non a metà. Allora cercò informazioni su quello nero. Scoprì che molte persone grazie a quel medaglione avevano una magia nera dentro che li spingeva a diventare demoni. Però notò che le poche fotografie di quegli spiriti erano sempre scattate in treno o metropolitana.

Allora l’investigatrice iniziò a pensare che il medaglione venisse dato solo ai writer o ai crew. Quindi un giorno tese una trappola allo spirito per prendere l’altra metà del medaglione, disse a tutte le persone di mettersi degli occhiali da sole molto scuri, così da respingere il suo potere, e di armarsi di secchi d’acqua gelidi. Aveva letto che l’acqua respinge i poteri dei demoni oscuri e li stordisce.

Verso metà viaggio lo Spirito incappucciato arrivò e gli scagliarono addosso tutta l’acqua, una volta stordito sulla banchina, la signora Melania chiamò la polizia e insieme tolsero la metà del medaglione a Maximilian. Riunite le due parti provarono a distruggerle ma invano, così decisero di segregarlo in un luogo lontano da tutti e da tutto.

Finito il mistero la signora Melania scrisse una storia, così che tutti potessero conoscere questa leggenda metropolitana e imparare a difendersene.

                                                             Chiara

proposta musicale 

                                         

 

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31 pensieri riguardo “La vendetta dello spirito di Maximilian

  1. Umaronnellabbella e tutte l’aneme d’o priatorio! Io lo dico sempre di pigliare la macchina perché i treni non sono posti “normali”.
    Gran bella storia! Complimenti a tua figlia, che se non sono ancora rintronato, è l’autrice.
    E aspetto un secondo episodio perché l’omme niro e incappucciato non è stato sconfitto, ma solo richiuso. E si sa, i graffiti puoi cancellarli ma poi ritornano a disegnarli.

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  2. Complimenti a tua figlia, pur così giovane possiede una fantasia da scrittrice affermata!
    Una trama interessante che solo i vagoni di un treno riescono a regalare.
    Spero che la Signora Melania ci racconti un’altra storia, tutta da ascoltare ….
    Un abbraccio a Te e a Chiara ♥

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