I Viaggiatori – in Quei giOrni

In quei giorni, ti svegli con un prurito già di prima mattina in un non identificato punto del corpo.
In quei giorni hai la sensazione che il Karma ti stia maledicendo fino agli albori della tua vita preistorica e che tutti i ChaKra si mettano a lampeggiare all’impazzata suonando una sirena assordante.

Te lo senti: sta per cominciare una brutta giornata!!

Forse è una questione di satelliti, di stelle allineate, di maree e moti del sottosuolo, fatto sta che non ci sarà nulla a salvarti. Si potrebbe restare a casa con quella sensazione di insoluto  o uscire e vedere l’effetto che fa! Per andare a cercare il capro espiatorio verso cui convergere l’onda energetica accumulata.

Perché basta poco, una parola sbagliata, un accento posizionato male, un puntiglio inutile a far esplodere giorni e giorni di silenzio, di tacito consenso, di “sopporto perché c’è di peggio” , di cumulati ritardi, rimproveri, assenze, scioperi, uomini molesti e temperature che vanno da Zone Caraibiche a Latitudini Antartiche da un vagone all’altro.

Cose da V, racconta il momento preciso in cui ti rendi conto che non puoi più ingoiare tutte le parOle non dette.
E davanti ad un cOcciuto uomo in Divisa ad un tratto le vedi: belle, lucide e allineate, pronte per essere sparate in canna, che pare un peccato non lasciarle andare…..

 


“Oggi stavo col culo poggiato sul regionale, quando arriva il controllore di turno a chiedermi il biglietto. Glielo mostro e lui lo fissa intensamente, manco fosse il Sacro Graal, io inizio a scocciarmi perché si sa che in quel momento ti passa tutta la vita davanti, che anche se sei innocente sei già lì a pentirti di non aver detto addio ai tuoi genitori, visto che passerai il resto dei giorni in galera, o peggio: in un merdoso vagone regionale. Il controllore dopo attenta osservazione del mio biglietto mi fa: non c’è niente che vuole dirmi? Per un folle attimo penso che voglia sapere se c’è qualcosa che non va nella mia vita, poi realizzo che è alquanto improbabile. A quel punto mi girano e di brutto. Gli faccio “prego?”.  citazione di  Cose da V

– La categoria Viaggiatori vuole essere un esperienza di condivisione, in cui raccontare e proporre il viaggio visto da altri blogger. Dopotutto scrivere è un modo per far circolare energia, partecipazione ed incanto. –

tiZ

20 pensieri riguardo “I Viaggiatori – in Quei giOrni

      1. Già aggia sfucate ncopp’ obblogg ‘d’a cumpagna nuosta…Mo’ sto tranquillo ma vulesse butta’ ‘o sale ncopp’ e Ferrovie! Regionali delendi sunt. Alta comodità per tutti. C’amma fa’ con l’Alta Velocità. I’ vaco chiano chiano…

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  1. Troppe vessazioni, bocconi amari da ingollare a bordo di treni lerci, ritardatari o soppressi.
    Quando poi ci si mettono pure i controllori … siamo addirittura al capolinea!
    A volte me la prendo a male, di brutto, col mio stesso avatar!
    Un abbraccio Tiz ♥

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  2. Purtroppo per loro, io parto avvantaggiato.
    Pischello trenitalico coi capelli a banana e le tod’s: “Biglietto.”
    Io: “Tenga, e volevo sapere una cosa.”
    Lui: “Dica.”
    Io: “Può essere così gentile da indicarmi, su questo fascicolo circolazione linea, il punto che abbiamo attraversato circa un paio di minuti fa? Vorrei sapere se l’ultima frenata é stata dovuta ad un errata comprensione e del trasponder di terra o, ed é il caso peggiore, se il recupero della membrana mobile del trasformatore di pressione di questo veicolo sia stato eccessivamente lungo.”
    Lui: “…”. E poi, dopo circa due minuti che guarda un punto a caso: “Le chiamo il collega”.

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