Casi Esistenziali – La pendolare Occasionale

Circolazione rallentata per attesa ambulanza a piazza Garibaldi – e fino e qua tutto nella norma- sentire la polemica alzata da una straniera (signò ma tutte e giovedì e a stessa Storia!!) che al mio: “è solo rallentata signora non soppressa, va piano piano”. Mi bombarda di “ma se io fossi” , “e che ci vuole un ingegnere per capire?”, “e ogni giovedì è la stessa storia!! ”
Ma chi me le manda a me vulèss sapè ?
E spiecàncell con una santa pacienz’ che il regolamento in caso di malore di un passeggero è severo e la circolazione non può riprendere fino all’arrivo dell’ ambulanza.
Intanto mi parla ‘ncòpp come una macchinetta , la guardo fissa, la inquadro [nella mia testa visualizzo una batteria  di  polli che alzano e abbassano il collo emettendo  domande a raffica] e trattengo a stento quella parte più “popolare” di me: accento stretto e spietatO! Ma mentre sto per dirle: belléll ma pecché non t’ ‘a fai a père? Mi fermo, ci rinuncio e cambio vagone ….
I pendolari occasionali: una categoria da evitare !!

tiZ

 

“Mi sento un po’ come il mare, abbastanza calma per intraprendere nuovi rapporti umani ma periodicamente in tempesta per allontanare tutti, per starmene da sola.”

(Alda Merini)

17 pensieri riguardo “Casi Esistenziali – La pendolare Occasionale

      1. Assolutamente no!!! Soffrire e patire almeno cinque giorni su sette !!
        Quand’è così cominci a vedere tutto in maniera diversa. E si attiva un vero e proprio radar di “capta molestatori” .

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