Solo 10 centesimi….

A Piazza Amedeo i vagoni in direzione Garibaldi son già belli che stracolmi.  La nostra condizione di vacche da macello riesce a stento a farci muovere in venti centimetri quadrati.

Alto con giacca blu sale agitato,  in mano ha uno scatolino da espositore di chewingum.

“Signò la tenete una moneta?  Signò 10 centesimi ?”

Mi si avvicina scrutandomi, ha capelli biondo rossicci puliti e cotonati. Sposta l’attenzione alla ragazza di fronte a me e poi ai due signori al nostro fianco. Nessuno risponde e comincia a chiedere ovunque,  salta come una cavalletta avanti e indietro.

“Signò e ja e nun a tenit na 10 centesimi? ”

Pare abbia la carbonella sotto i piedi.  Veloce passa nell’ altra carrozza poi ritorna.  Sventola lo scatolino e per un attimo c’è un’esitazione,  non sappiamo che intenzioni abbia e restiamo cauti.

Appare,  scompare,  zompetta e poi sbuca con la stessa cantilena: ” A tenite na moneta?  Anche 10 centesimi… ”

Stanco dei rifiuti sbotta: ” E che sang ‘ra culonna e datemi na moneta !!”    Sventola in aria lo sfortunato recipiente di cartone e qualcuno indietreggia.

“E ja e dateme na mano. Fate schifo”, urla, “Voi mi schifate? e io vi schifo a voi”.

Il signore accanto mi chiede se è una nuova metodologia di accattonaggio.

Quest’uomo di cui all’inizio avevamo timore ora fa tenerezza, ma nessuno cede. Lui non demorde, non crolla, insiste in questa sua piccola battaglia quotidiana. Come se avesse scommesso di portare via almeno una moneta.  Qualcuno borbotta.

“Almeno prima ti vendevano gli accendini o qualche altro oggetto inutile.”

Continua a bofonchiare e a sbraitare, senza fare più paura,  dimenando le braccia in alto in mezzo alla folla. Siamo alla fermata di Cavour,  si sporge verso la ragazza seduta di fronte a me e al rifiuto di Lei fa uno scatto. “Ma che sang ‘ra culonna, poi dicono la generosità dei napoletani, ma quando maii !”

La carrozza esplode in una risata collettiva e sbraitando senza bottino scende.

Gli passo davanti mentre lui Seduto in banchina si agita e impreca, aspettando un altro treno…un’altra opportunità.

Ogni viaggio è unicO !!

– Incontri in treno – tiZ

20 pensieri riguardo “Solo 10 centesimi….

    1. Niente poiché è l’unione di altre due espressioni. Per evitare le bestemmie è stato fatto un taglia e cuci tra esse. La prima richiama i morti (temuti e sacri ai napoletani) e la seconda la Madonna.

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  1. Purtroppo, conosco il soggetto…. Si comporta sempre in questo modo ed è particolarmente maleducato con le donne. Le voci dei pendolari riferiscono di una sua dipendenza dal gioco, pertanto io direi: e c’ sang’ ra culonn! Datti una calmata!

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  2. Finora non mi ero mai neanche chiesto cosa potesse significare “sang ‘ra culonn”, eppure lo sento dire cosi spesso! Chi lo immaginava che in “mannaggia ‘a culonn” la povera colonna fosse presente solo per assonanza con “madonna”….

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  3. Mi hai ricordato un sacco i miei anni da pendolare e tutti i personaggi incontrati più o meno inquietanti e più o meno divertenti.
    Queste “storie di elemosina” mi fanno sempre fare un sorriso, un sorriso un pò triste, come quando si guarda Fantozzi.
    Quindi è giusto continuare a raccontarle queste storie, perchè sono quelle vere, quelle forti, quelle dure di questa realtà.

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