e l’ Onestà delle parole ..

Ci sono giorni che scorrono tutti uguali, mossi dal cadenzare di azioni ripetute e noiose e lente. Nella zona del Crepuscolo sembra che tutto sia piatto; senza emozione, senza entusiasmo. La quotidianità diventa una gabbia che sopraffà ogni istinto, ogni evasione. E’ come se non ci fosse più colore, come se il mondo fosse finito e qualcuno avesse lasciato la radio accesa su una litania. Camminando sulla strada verso casa cerco di promettermi un’evasione, un progetto a breve termine che dia una scosSa a questa giornata. Non c’è cosa più insopportabile che sentirmi intrappOlata dentrO me stessa e dentro tutte quelle incombenze non scelte. In quei giorni i passi sono lenti e l’inespressività del viSo non reagisce al caldo, all’affanno e al sudore. Giro l’angolo dove si apre il Piazzale della Stazione di Pozzuoli e scopro il deserto, le luci spente, il cancello sbarrato e la serranda del giornalaio abbassata. Ho l’inespressività di una che sta contando fino a dieci per ricordare tutti gli insulti possibili !!!! Desolante torno indietro….tiZ vs treno  0  a 1

PuOzz Sculà !!!!

Da- diario di una pendolare che… il ferrotranviere ieri me l’aveva pure detto : signO’ ma se ve dic che aderimm ‘ o sciopero, che sciopero è?!?!?!?!?!

Pino Daniele – Cammina Cammina

15 pensieri riguardo “e l’ Onestà delle parole ..

  1. Puozz sculà.. è bellissimo! Ho vissuto per tre anni con due ragazze napoletane ma questa non l’avevo mai sentita!
    Tornando alla vita da pendolare.. “Non c’è cosa più insopportabile che sentirmi intrappOlata dentrO me stessa e dentro tutte quelle incombenze non scelte.”: con questa frase mi hai veramente letto nel pensiero. La sottoscrivo al 100%, purtroppo!

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    1. La ripetitività del pendolare è una gabbia troppo stretta che per fortuna, ogni tanto, viene disturbata da qualche ameno avvenimento. .. un volo breve nel colorato mondo dell’umano vivere. Meravigliosa la condivisione con chi la sa capire. .

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  2. è lo spurgo di una finta democrazia, i lavoratori al servizio del cittadino dovrebbero trovare forme di proteste alternative, tecnicamente è incivile creare disagi agli utenti per sensibilizzare l’azienda, in certi settori gli scioperi dovrebbero essere vietati. Punire gli innocenti per piegare il “colpevole” è un atto meschino.

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  3. Mettendo un attimo da parte l’incazzatura, io penso che i giorni non scorrano mai tutti uguali, si tratta solo di una nostra impressione. Basta un piccolo gesto da parte nostra per accenderli e renderli diversi l’uno dall’altro.
    Poi, a volte, basta un piccolo gesto da parte degli altri, tipo uno sciopero ed ecco che la giornata non ce la dimentichiamo più.

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